Gli sconti per le famiglie che sono datori di lavoro
A causa dell’emergenza sanitaria il Governo ha spostato la scadenza per la presentazione dei Modelli 730 al 30 Settembre.
Il Caf Acli, come sempre mette a disposizione le proprie competenze e la propria rete territoriale per assistere i cittadini nella presentazione della dichiarazione dei redditi, sia il Modello 730 che Modello Redditi (già Modello Unico).
Proviamo a fare il punto degli sconti sulle tasse che le famiglie che hanno alle loro dipendenze un collaboratore domestico o una Colf possono avere:
Sono due i principali istituti a favore delle famiglie datori di lavoro:
• le detrazioni, ovvero le somme che è possibile sottrarre da una imposta per ridurne, legalmente, l’ammontare;
• le deduzioni, ovvero l’importo che è possibile sottrarre dal reddito complessivo al fine di determinare la base imponibile.
Partiamo dalla detrazione dei contributi corrisposti in favore di badanti o altro personale addetto all’assistenza di persone non-autosufficienti (occorre avere la documentazione comprovante la situazione in caso di verifica dell’amministrazione finanziaria).
La famiglia può detrarre dall’imposta lorda il 19% delle spese sostenute, per un importo massimo di 2.100 euro l’anno. La detrazione spetta al soggetto non autosufficiente o ai familiari che affrontano la spesa. Si può usufruire della detrazione se il reddito complessivo è inferiore a 40.000 euro.
Sono invece deducibili i versamenti dei contributi Inps di tutti collaboratori domestici effettuati dal contribuente tramite c/c postale e/o MAV nel 2019, (vale la data di pagamento) fino ad un massimo di 1.549,37 euro. Per questa tipologia è necessario avere (e conservare) ricevute di pagamento intestate all’Inps complete della parte informativa sul rapporto di lavoro domestico.